Norma CE EN 1155
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Norma CE EN 1155
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La direttiva Europea 89/106/CEE

Prodotti da costruzione

 

 

 

 

 

Cos'è la marcatura CE

 

 

 

 

 

 

Le norme

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Norma EN 1634

 

 

 

 

La direttiva Europea 89/106/CEE (pdf 90kb) recepita in Italia con il Dpr 246/93 ha l'obiettivo di assicurare la libera circolazione dei prodotti da costruzione per il superamento di qualsiasi barriera protezionistica nazionale nei paesi della Comunità Europea inoltre si basa su sei grandi linee di comportamento:

1. Resistenza meccanica e stabilità

2. Sicurezza in caso d'incendio

3. Igiene salute, ambiente

4. Protezione acustica

5. Risparmio energetico ed isolamento termico

Questa direttiva comunitaria è rappresentata dalla marcatura CE

La marcatura CE è già conosciuta perché presente sugli elettrodomestici, sui computer, sui giochi etc. La sigla CE ( comunità europea) è apposta dal fabbricante del prodotto ed attesta la conformità del prodotto stesso alle direttive europee es. Direttiva macchine, Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica, Direttiva prodotti da costruzione.

Col tempo sarà obbligatoria per tutti i prodotti.

La Comunità Europea ha voluto, con questa marcatura, garantire 375 milioni di abitanti circa una affidabilità minima del prodotto (le sei grandi linee della direttiva 89/106/CEE)

Dal 1993 (data di recepimento della direttiva 89/106/CEE) l'espressione marchio CE non esiste più ed è stata sostituita con MARCATURA CE. Infatti non si tratta di un elemento distintivo dei prodotti industriali o commerciali bensì di un elemento uniformatore e quindi non può essere confuso con qualcosa che tende a distinguersi, ad identificarsi. Da qui la decisione del legislatore di utilizzare l'espressione marcatura CE piuttosto che marchio CE.

La direttiva prodotti da costruzione (89/106/CEE) rinvia a dei testi tecnici di attuazione che condizionano la messa sul mercato di un prodotto.

Questi testi sono le norme armonizzate e rappresentano un lungo lavoro collettivo che permette di migliorare l'affidabilità di un prodotto, la qualità e la prevenzione dei rischi legati al suo utilizzo.

 

La norma EN 1155

Questa norma riguarda i dispositivi elettromagnetici fermaporta per le porte ad anta ed impone che il marchio CE sia presente sul foglio di istruzioni ed è accettato che lo stesso marchio sia sul prodotto stesso.

Dal 1°Ottobre 2004 nessun elettromagnete fermoporta può essere immesso sul mercato per la prima volta senza il marchio CE.

I prodotti che alla data del 1°Ottobre 2004 sono già stati messi sul mercato e che quindi si trovano nei magazzini dei distributori, possono circolare fino al 30 Settembre 2005 dopodichè anch'essi dovranno avere il marchio CE.

La responsabiltà quindi sarà di coloro che vendono, installano prodotti non conformi alla norma EN 1155

La marcatura CE derivante dalla direttiva CEE 89/106 che regolamenta i prodotti da costruzione, interessa i seguenti accessori per serramenti:

 

Accessorio Norma di prodotto Marchiatura obbligatoria
Maniglioni antipanico EN 1125 01/04/2003
Maniglie EN 179 01/04/2003
Cerniere EN 1935 01/12/2003
Chiudiporta EN 1154 01/10/2004
Fermi elettromagnetici EN 1155 01/10/2004
Sequenziatori EN 1158 01/10/2004

 

Gli accessori di cui sopra devono essere marcati CE da parte del loro produttore in accordo con le corrispondenti norme di prodotto; sul marchio compare la classificazione.

esempio per i magneti fermaporta:

3
8

3

7

1
1
3

 

 

Carattere Caratteristica Valori possibili
Categoria d'uso Grado 3 - Uso molto frequente da parte di pubblico poco propenso a fare attenzione
Numero dei cicli di prova

Grado 5 = 50.000 cicli

Grado 8 = 500.000 cicli

Nel caso della certificazione sopra indicata significa che l'elettromagnete in questione è stato provato per almeno 500.000 cicli.

Forza del dispositivo Massa della porta
Resistenza al fuoco

Grado 0 - Non approvato per le porte tagliafuco

Grado 1 - Approvato per le porte tagliafuoco/tagliafumo

Sicurezza per le persone Grado 1 - Tutti i dispositivi svolgono un'importante funzione di sicurezza per le persone
Resistenza alla corrosione

Secondo la norma 1670 questi sono i gradi di resistenza :

- grado 0 = nessuna resistenza alla corrosione

- grado 1 = debole resistenza alla corrosione

- grado 2 = resistenza media alla corrosione

- grado 3 = resistenza elevata alla corrosione

- grado 4 = resistenza molto elevata alla corrosione

 

 

La norma EN 1634

Nella Gazzetta Ufficiale del 5 luglio 2004, n. 155, è stato pubblicato il decreto del Ministero dell'Interno 21 giugno 2004 "Norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura".

Questo provvedimento innova le procedure di omologazione delle porte resistenti al fuoco, procedure che erano state approvate con il decreto 14 dicembre 1993 "Norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura" .

Il principale motivo della sua emanazione è legato alla necessità di adottare anche in Italia le disposizioni comunitarie più recenti in materia di resistenza al fuoco degli elementi di chiusura.

Tra le diverse norme che hanno motivato il nuovo atto, in particolare, nella premessa vengono citate le norme: · UNI EN 1363-1:2001 e UNI EN 1363-2:2001 "Prove di resistenza al fuoco: requisiti generali" e "Prove di resistenza al fuoco: procedure alternative ed aggiuntive"; · UNI EN 1634-1:2001 "Prove di resistenza al fuoco per porte ed elementi di chiusura"; · EN 1191:2000 ed EN 12605:2000 "Windows and doors - Resistance to repeated opening and closing - Test method" e "Industrial, commercial and garage doors and gates - Mechanical aspects - Test method".

Tra queste norme, la UNI EN 1634-1:2001, che specifica il metodo di determinazione della resistenza al fuoco delle porte e di altri elementi di chiusura da installare nelle aperture degli elementi di separazione verticali, costituisce il riferimento più importante.

Per illustrare in estrema sintesi il decreto, conviene partire dalla sua articolazione, che riguarda sia gli aspetti procedurali che quelli di natura tecnica legati alla produzione ed alla caratterizzazione di questi prodotti.

Il contenuto della nuova disposizione, quindi, non interessa solo il settore dei produttori di elementi di chiusura ed il relativo interfaccia dei laboratori, ma comprende norme che dovranno essere conosciute da tutti coloro che partecipano al processo della prevenzione incendi. Questi aspetti riguardano i doveri connessi all'installazione delle porte resistenti al fuoco, una nuova terminologia sulla classificazione, gli obblighi stabiliti in capo a chi immette in commercio il prodotto ed anche a chi lo utilizza.

La nuova terminologia proposta dal D.M. 21 giugno 2004

a) per "Omologazione" si intende l'atto conclusivo attestante il corretto espletamento della procedura tecnico-amministrativa, illustrata nel presente decreto, finalizzata al riconoscimento dei requisiti certificati delle porte resistenti al fuoco. Con tale riconoscimento è autorizzata la riproduzione del prototipo e la connessa immissione in commerciodi porte resistenti al fuoco omologate, con le variazioni consentite dalla norma UNI EN 1634-1 nel campo di applicazione diretta del risultato di prova integrate dalle variazioni ;

b) per "Prototipo" si intende il campione, parte del campione medesimo e/o la documentazione idonea alla completa identificazione e caratterizzazione della porta omologata, conservato dal laboratorio che rilascia il certificato di prova;

c) per "Porta omologata" si intende la porta o altro elemento di chiusura per la quale il produttore ha espletato la procedura di omologazione;

d) per "Produttore" della porta resistente al fuoco, si intende il fabbricante residente in uno dei paesi dell'Unione europea, ovvero in uno dei paesi costituenti l'accordo SEE, nonché ogni persona che, apponendo il proprio nome, marchio o segno distintivo sulla porta resistente al fuoco, si presenti come rappresentante autorizzato dallo stesso purché residente in uno dei Paesi dell'Unione europea, ovvero in uno dei Paesi costituenti l'accordo SEE;

e) per "Laboratorio" si intende l'area di protezione passiva della Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Ministero dell'interno o altro laboratorio italiano autorizzato ai sensi del decreto del Ministero dell'interno 26 marzo 1985, ovvero altro laboratorio, riconosciuto in uno dei Paesi dell'Unione europea o dei Paesi contraenti l'accordo SEE, che provvede alla esecuzione delle prove e all'emissione del certificato di prova ai fini dell'omologazione della porta resistente al fuoco;

f) per "Certificato di prova" si intende il documento, rilasciato dal laboratorio o da un organismo di certificazione, con il quale, sulla base dei risultati contenuti nel rapporto di prova, si certifica la classe di resistenza al fuoco del campione sottoposto a prova;

g) per "Rapporto di prova" si intende il documento, rilasciato dal laboratorio a seguito della prova, riportante quanto indicato al punto 12 della norma EN 1634-1 e al punto 12.1 della norma EN 1363-1;

h) per "Dichiarazione di conformità" si intende la dichiarazione, rilasciata dal produttore, attestante la conformità della porta resistente al fuoco alla porta omologata e contenente, tra l'altro, i seguenti dati: h.1) nome del produttore; h.2) anno di costruzione; h.3) numero progressivo di matricola; h.4) nominativo del laboratorio e dell'organismo di certificazione se diversi; h.5) codice di omologazione; h.6) classe di resistenza al fuoco.Con la dichiarazione di conformità il produttore si impegna a garantire comunque la prestazione certificata, quali che siano le modifiche apportate alla porta resistente al fuoco tra quelle consentite nell'atto di omologazione;

i) per "Marchio di conformità" si intende l'indicazione permanente ed indelebile apposta dal produttore sulla porta resistente al fuoco contenente almeno il numero progressivo di matricola ed il codice di omologazione;

j) per "Libretto di installazione, uso e manutenzione" si intende il documento, allegato ad ogni singola fornitura di porte resistenti al fuoco, che riporta, come minimo, i seguenti contenuti: j.1) modalità ed avvertenze d'uso; j.2) periodicità dei controlli e delle revisioni con frequenza almeno semestrale; j.3) disegni applicativi esplicativi per la corretta installazione, uso e manutenzione della porta;j.4) le avvertenze importanti a giudizio del produttore.

 

 

 

 

Ce en 1155

OPERA è stata la prima azienda Europea ad ottenere il certificato CE di conformità del prodotto

Scarica il certificato pdf (421 Kb)

 

Per gli installatori - Criteri di installazione e manutenzione dei dispositivi di apertura porte

Conseguenze legali e commerciali per la mancata marcatura CE

 

laboratorio Opera
Il laboratorio test dei magneti fermaporta presso Opera srl, Modena

 

Elettromaniglia Ouverture

 

 

 

Vedi il Glossario per la definizione dei termini tecnici

 

 

 

 

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